La Dismenorrea

Dismenorrea

La Dismenorrea

La Dismenorrea è un problema ginecologico, endocrinologico. 

Si tratta di un dolore mestruale, nello specifico uterino che sorge prima e durante il periodo delle mestruazioni e tende ad intensificarsi dopo la comparsa del flusso mestruale, raggiungendo il suo picco dopo 24 ore. Può durare diversi giorni e può essere estremamente invalidante. 

Il dolore, di tipo crampiforme, è localizzato alla regione pelvica (basso addome) e a volte sacrale (parte bassa della schiena), e spesso esso fa parte di un complesso di sintomi comprendente anche nausea, cefalea, malessere generale.

La dismenorrea è un sintomo molto frequente, ma di intensità e durata molto variabile da donna a donna, tanto che alcune donne hanno sintomi lievi o assenti, mentre altre hanno sintomi molto accentuati, che rendono i giorni mestruali un vero incubo, e costringono alla sospensione dell’attività scolastica, sportiva o lavorativa.

Quando si parla di dismenorrea bisogna fare una distinzione tra due forme la cui eziologia è completamente diversa:

  • Dismenorrea primaria o essenziale (funzionale): compare in assenza di alterazioni dimostrabili a carico dell’apparato riproduttivo. Inizia solitamente dai 6 ai 12 mesi dopo il menarca (prima mestruazione). Il dolore di solito compare all’inizio del flusso mestruale, e dura 8-72 ore. L’età giovanile è quella più colpita, e di solito la sintomatologia regredisce, del tutto o in parte, dopo un parto, perché sembra che l’enorme aumento di volume dell’utero determini la distruzione delle terminazioni nervose delle sue pareti.
  • Dismenorrea secondaria (o acquisita): è causata da patologie dell’apparato genitale, compare più tardivamente rispetto alla primaria, e a volte può cominciare a manifestarsi anche a 30-40 anni, in donne che non ne avevano sofferto prima. Le cause più frequenti della dismenorrea secondaria sono l’endometriosi e l’adenomiosi, i fibromi e il varicocele pelvico.

A scatenare i dolori sono le contrazioni dell’utero promosse dalle prostaglandine, molecole associate all’infiammazione. Secondo molti esperti quando sono intense queste contrazioni restringono i vasi sanguigni che irrorano l’utero, privandolo di ossigeno per un breve periodo.

Bisogna prestare molta attenzione alla dismenorrea per affrontarla concretamente senza banalizzarla. Un’alimentazione sana ed una regolare attività fisica possono aiutare a ridurne i sintomi.

Molto utile è un approccio “naturale” per non ricorrere sempre all’uso di farmaci, come supplementazione di magnesio, calcio, vitamina B6, e agnocasto fin dalla fase premestruale.

Altre sostanze antinfiammatorie e che vengono consigliate per contrastare i crampi muscolari sono gli acidi grassi omega-3, le vitamine B1 ed E e lo zinco, l’angelica, la curcuma, lo zenzero e l’artiglio del diavolo. 

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